Ciao
gentaglia, come va?
Mi
sono resa conto che inizio sempre i post come se fossero una lettera haha
Oggi
sono contenta ma mi sento un po' giù perchè manca troppo poco tempo, quindi ho
voglia di scrivere.
Vi
avevo lasciato qualche giorno fa alla fine della scuola, il giorno prima che i
miei arrivassero. Giovedì ho avuto la terza e ultima esercitazione per la
graduation al toyota center, quindi anche se era il mio primo giorno di vacanza
mi sono dovuta svegliare relativamente presto, per fortuna Yuriy mi ha dato un
passaggio e non ho dovuto prendere il pulmino alle sei.
E'
stata abbastanza noiosa, hanno fatto sfilare le prime file per farci capire
come funzionasse poi il vice preside si è lanciato in una competizione tra gli
studenti: eravamo divisi in due file con un corridoio in mezzo (mentre noi
exchange students eravamo in una fila a parte sul lato destro) e lui con delle
domande cercava di stabilire quale lato fosse il migliore. Ha chiesto a turno
ai ragazzi dei due lati di alzarsi se erano stati più di una volta nel suo
ufficio, se suonassero uno strumento, se fossero in una classe AP ecc. A un
certo punto ha chiesto di alzarsi a chi conoscesse più di una lingua e tutta la
nostra fila si è alzata, tutti sono scoppiati a ridere e ci hanno applaudito
hahaha
Dopo
la prova sono andata con Ashley a mangiare da subway, poi siamo passate a
prendere un caffè da starbucks e ci siamo fatte un giretto al mall. Avevo
ordinato un vestito per la graduation una vita fa e visto che non è mai
arrivato volevo vedere se ne trovavo un altro carino, e da pacsun ne ho preso
uno davvero bello che era stato scontato da 35 dollari a 6 <333333
Quando
sono tornata a casa ho trovato il vestito sparito sul mio letto, ovviamente era
arrivato proprio quel giorno, ma alla fine è valsa la pena prenderne un altro.
Verso
le nove e mezza di sera doveva arrivare la mia famiglia, e giuro che le
precedenti tre ore sono state le più lunghe della mia vita. Da quando sono
arrivati a Seattle ho continuato a mandare messaggi vocali a mia mamma su
whatsapp, e negli ultimi quaranta minuti ero mezza impazzita (qual'è il modo
migliore per tradurre freaking out in italiano?)
Andavo
avanti e indietro con Alinda per tutta la via fino alla fermata del bus, poi mi
sono messa ad aspettare fuori dalla porta mentre la mia host family continuava
a ridere e dirmi che sembravo drogata. Sono corsa in contro alla macchina
sbagliata una volta ma poi finalmente sono arrivati e giuro che non ero mai
stata così felice di vederli, anche se è stato un po' uno shock. Mio fratello
era più alto del previsto, barbuto e non so come sia possibile ma ha cambiato
voce di nuovo, mentre i miei genitori sono sempre gli stessi.
Papà <3
E'
stato strano vederli cercare di comunicare con la mia host family. Quando
andiamo all'estero mio padre è sempre quello che sa parlare inglese, e quel
giorno per la prima volta mi sono resa conto che invece ha un accentaccio,
anche se mia mamma è peggio haha
Il
giorno dopo, venerdì, era il giorno della graduation. Al mattino abbiamo avuto
avuto a scuola senior breakfast e senior assembly, in pratica ciambelle gratis
e un'assemblea celebrativa per noi seniors <3
All'assemblea
hanno riconosciuto seniors meritevoli, dai vari presidenti dei club (Ashley
compresa) agli atleti, poi hanno chiamato anche gli exchange students. Ci hanno
dato le nostre bandiere ed eravamo in fila davanti a tutta la scuola in mezzo
alla palestra, poi ci chiamavano per nome e paese e dovevamo fare un passo
avanti, tutti hanno strillato e applaudito in modo impressionante, non me lo
aspettavo. Ero così emozionata che stavo tenendo la bandiera al contrario, che
cretina hahaha
Era
il modo della scuola di dare l'addio a tutti i seniors, e quando è finita i prof
hanno creato un tunnel in mezzo alla quale siamo passati per poi uscire
un'ultima volta.
Non fate caso alle teste in mezzo, quello è il tunnel con i prof che porta all'uscita
Nel
tragitto ho abbracciato Mr. Murphy e Mr. McDonald, è stato un momento
abbastanza toccante anche perchè di sottofondo c'era counting stars, la canzone
della classe del 2014.
Usciti
ci siamo diretti vicino ai campi da tennis, dove il muro che sta in mezzo al
prato era stato dipinto di verde con un gigantesco "class of 2014" in
giallo.
Dopo
che tutti l'hanno firmato io e Ashley siamo tornate a casa.
Alle
sette c'è stata la graduation. Siamo arrivate un po' prima, mi sono infilata
cap&gown e ho avuto tempo per un po' di ansia.
Io ed Ashley fuori dal Toyota Center
Exchangers prima della cerimonia. In ordine Lukas, Carla, Andre, Io, Aureliane e Stefanie, non sono sicura di dove fossero gli altri due. Non siamo riusciti ad ottenere nemmeno una foto tutti insieme haha
La
cerimonia è stata infinita. E' partita con alcuni e studenti e professori che
hanno fatto dei discorsi, e già da lì si poteva notare la differenza tra Italia
e America. I prof hanno parlato di quanto fossero fieri della classe del 2014 e
di quanto anche gli studenti gli abbiano insegnato tanto, i ragazzi ringraziavano
i professori e parlavano del liceo come anni bellissimi di crescita, pieni di
fierezza per la nostra scuola e impazienza per il futuro. Un ragazzo ha parlato
di quanto sia difficile coordinare scuola, lavoro, amicizie ed attività
extrascolastiche mentre faceva il giocoliere con tre palline.
Dopo
i discorsi noi exchange students siamo stati chiamati sul palco e uno alla
volta hanno detto il nostro nome e paese per poi darci un diploma onorario.
So che non si vede nulla, ma questi eravamo noi sul palco
E'
stato un momento di un'emozione unica, con tutti che applaudevano per noi, non
capivo più nulla. Dopo tutti i senior sono stati chiamati uno ad uno, ed è
stato un processo davvero interminabile. Alla fine della cerimonia c'è stato il
lancio
dei cappelli e poi basta, la nostra esperienza nella scuola americana è
finita per sempre. E' stato strano perchè sentivo che Ebba e Ali avrebbero dovuto
essere lì con noi...
E' stata un'emozione grandissima, non cercherò nemmeno di descriverla. Come durante l'ultimo giorno di scuola si mischia l'emozione del ce l'ho fatta e il è finita per sempre. Tutti sorridono e ti abbracciano, ti fanno i complimenti e ti dicono che sono fieri di te. Finita
la cerimonia siamo usciti e nel prato fuori c'era un migliaio di persone, con
tutti che si abbracciavano, salutavano, piangevano e facevano foto. Ho trovato
anche qualche junior come Schuyler ed Erin. Dopo tutti gli abbracci e i saluti
siamo tornati a casa.
Non
ricordo se la sera stessa o il giorno dopo, ma abbiamo avuto il senior party.
Ci sono andata con Ashley poco prima di mezzanotte e lì ho incontrato Carla,
Aureliane, Stefanie e qualche americano; dal modo in cui veniva pubblicizzato
dall'inizio dell'anno e dal fatto che l'ingresso mi è costato trenta dollari
mi aspettavo grandi cose, e invece no. Era nella palestra della scuola (ndr:
edificio gigante con tre palestre dentro), il tema “night on the beach” o
qualcosa del genere e c'erano palme di
cartone e decorazioni un po' ovunque. All’ingresso ricevevi una busta con
qualche omaggio per cose in città che non userò mai e dei punti per iniziare a
giocare nelle varie sale, infatti c'era un casinò, una sala del bingo e altre
cose, più punti vincevi più possibilità avevi di vincere premi alle estrazioni
della lotteria. C'era cibo gratis ma faceva un po' schifo e la serata era
abbastanza noiosa, inoltre non ho vinto nulla se non delle caramelle disgustose
che ho dato a mio fratello.
Verso
le due di mattina nella palestra piccola è iniziato uno spettacolo di ipnosi
diretto da un tizio che avevo visto al country fair. Parecchi volontari si sono
fatti "ipnotizzare" da questo tizio che li ha fatti ballare e fare
qualche cosa ridicola, ma era chiarissimo che stavano fingendo tutti, lo
spettacolo è durato decisamente troppo ed è diventato particolarmente noioso
verso la fine. Dopo l'ipnosi hanno consegnato altri premi come assegni da 2000
dollari, iPads, computers con touch screen e altre cose del cui ovviamente non
ho vinto nulla.
La
festa doveva finire alle tre del mattino, ma quando siamo usciti erano le
quattro e c'era già luce, e Ashley doveva andare a lavorare la mattina dopo
hahaha
Nei
giorni seguenti non ricordo esattamente cosa abbia fatto, ma sono uscita con i
miei un paio di volte per fargli vedere il fiume e le Tri-Cities (come se ci
fosse qualcosa da vedere...) e con i miei amici, comunque ero sempre fuori e la
cosa mi fa un sacco piacere.
Sabato
c'è stato il graduation party di Cleveland ed Ashley a casa di Cleveland, ero
invitata anche a qualche altro ma alla fine non ci sono andata. Paula mi ha
fatto la sorpresa di festeggiare anche me, c'era un cartellone di mie foto di
quest'anno e una torta con il mio nome :)
I denti blu sono per via di una granita al mirtillo #dontjudgeme
Domenica
sono andata con Carla a prendermi un caffè da starbucks ma per via di un
incidente era saltata la corrente in tutti i negozi della strada, quindi ci
siamo ritrovate a camminare sotto il sole per tre ore cercando un posto in cui
mangiare e fare un giro a caso da Target per stare in un posto con l'aria
condizionata.
Lunedì
era l'ultimo giorno di Timo, quindi siamo usciti tutti insieme per salutarlo.
Ci siamo trovati da Maui's apple (un posto dove fanno frozen yoghurt) con lui,
Carla, Chiara (l'altra italiana) e Charlotte (ragazza tedesca), e siamo stati
raggiunti dopo da Andre, Larry, Liliana (amica di Chiara che avevo già visto
qualche volta), Luka il georgiano inquietante e un ragazzo messicaneggiante che
ogni tanto si siede con noi a pranzo e di cui mi sfugge il nome. Ci siamo presi
un gelato, abbiamo cazzeggiato un po' e poi siamo andati a piedi al fiume.
Nella passeggiata sono stata con Larry e Carla ridendo e parlando tutto il
tempo. Ero già amica stretta di Carla, ma ultimamente stavo legando tantissimo
con Larry e mi dispiace da morire che sia successo solo nell'ultima settimana,
qualunque cosa faccio non riesco a non pensare al fatto che dovrò abbandonare
tutti. Giuro che non so come farò senza di Carla, le voglio un bene infinito e
mi mancherà da morire. Mi riesce difficile immaginarmi in una situazione in cui
non posso chiamarla e darci appuntamento per prendere un caffè a caso, non so
come farò senza la sua allegria e i suoi tentativi falliti di parlare italiano,
e lo stesso vale per Stefanie. Mi spezza il cuore l'idea di lasciare indietro
tutte queste amicizie che ho coltivato con così tanto tempo e fatica, e parlo
anche di Marissa, Erin, Larry, Timo, Schuyler o Derrick, Ashley e Paula. E'
un'idea insopportabile, non riesco a contenere la tristezza.
Comunque
non parliamone adesso, sto cercando di restare positiva. Quella sera ho
mangiato da Texas Roadhouse con le mie due famiglie, è stato divertente. Paula
e mia mamma hanno iniziato a rendersi conto di quello che io so dalla prima
settimana qui, ovvero che Derrick e mio fratello Ale sono la stessa persona,
due gemelli separati alla nascita. Hanno lo stesso tipo di comportamento,
umorismo e modo di infastidirmi, forse è per quello che mi sono sentita a mio
agio con lui fin da subito. Magari non mi sono inserita nella mia famiglia
ospitante a tal punto da sentirmi completamente parte di loro ma sul fatto che
Derrick ormai sia mio fratello non c'è dubbio. Voglio a quell'idiota un bene infinito ed è una delle persone che mi
mancherà di più, anche se più torno su questo argomento più non riesco a farmi venire in mente qualcosa che non mi mancherà.
Me ne rendo sempre più conto in questi giorni e l'idea mi terrorizza, non so come sia possibile che Stefanie e Carla dicano di essere pronte per tornare, io non potrei mai esserlo nei prossimi mille anni. Eppure è così, la presenza dei miei genitori qui e la data di ritorno che si avvicina mi dicono di darmi una mossa e iniziare a preparare le valigie. Nello stesso modo in cui quando cadi o prendi una botta hai quel secondo in cui te ne rendi conto prima che parta il dolore, riesco già a sentire lo shock culturale e il 15 giugno che mi arriva addosso violentemente. E parte del dramma è il fatto che nessuno che non ci sia passato può capire. Gli exchange futuri che sono nell'impostazione mentale della partenza magari possono averne una vaga idea, ma non la famiglia o gli amici in Italia. E la prova è il fatto che non parlano di nient'altro, ormai appena prendo il telefono trovo messaggi pieni di "Quando torni?" "Tra poco ci vediamo <3" "Sono così felice che stai per tornare!"
Lo so che non capiscono cosa voglia dire, ma ognuno di quei messaggi è uno schiaffo in faccia. Lo so che sto tornando, non ho bisogno che me lo ricordate. Non dieci volte al giorno. Non ci voglio pensare, vi prego, vi prego, evitate. E' la cosa peggiore che possiate dire.
Comunque cerco di prenderla con filosofia, almeno in questi giorni sono piena di cose da fare e sono circondata da amici che mi vogliono bene e mi danno supporto :)
Mi rendo conto di essere fortunata, fortunatissima. Come mi dicono tutti dall'Italia, prima o poi doveva finire. E anche se mi arrabbio sempre quando lo leggo, è la verità. Quindi cerco di caricarmi di energia positiva e vivere questi ultimi giorni al massimo :)