mercoledì 21 maggio 2014

Il primo addio e pensieri su quest'anno

Oggi sono rimasta a casa e non ho fatto nulla tutto il giorno, quindi ho voglia di raccontarvi quello che è successo nell'ultima settimana (anche se ora che finisco il post ne è passata un'altra haha).
E' stato un weekend pieno, divertente e triste allo stesso tempo. Prima di tutto venerdì sono andata a vedere con Alissah e Carla lo spettacolo del drama club, il Mago di Oz. Non avevo mai visto il film e non avevo idea di cosa aspettarmi, e devo dire che sono davvero rimasta colpita. Dorothy era impersonata da Firen, host sister di Carla, che è stata bravissima. Di solito i musical mi annoiano ma loro sono stati così bravi che non farti piacere le canzoni e le coreografie sarebbe stato impossibile. Era tutto realistico ed originale, da Toto che è stato impersonato da un cane vero, al momento del tornado in cui c'erano attori che volavano al modo in cui hanno realizzato Oz, con tanto di macchina del fumo. Potendo lo andrei a vedere di nuovo, mi è piaciuto davvero tanto.

Cupcakes che vendevano durante lo spettacolo
con tanto di arcobaleno e le scarpe rosse, yum!

Sabato invece c'è stata una festa di addio per Levani, l'exchange student della Georgia (non quello inquietante, l'altro) che parte martedì. E' stato triste perchè è il primo exchange che non lascia l'America per sua scelta ma perchè effettivamente è finito l'anno. Non voglio che comincino a partire, non riesco a rendermi conto che ormai ci siamo, sta iniziando una catena di addii che non sono pronta a dare. La festa era divertente ma anche triste, sono tornata a casa con l'ultimo giro di passaggi verso le due di notte con la sorella ospitante di Levani che cosacazzoc'èdisbagliatoinlei stava messaggiando mentre guidava. E' stato deprimente soprattutto perchè c'era qualcosa tra me e lui, ma di questo facciamo che non ne parlo haha
Il giorno dopo io, Levani, Andre, l'altro Georgiano inquietante e qualche ragazza che non conosco più di tanto siamo andati al mall, ma visto che era la festa della mamma ed erano tutti occupati ho ottenuto un passaggio abbastaza tardi e sono dovuta tornare presto, sarò rimasta lì si e no un ora e mezza. Dopo un gelato da MyFroYo, alle sette i ragazzi avevano una cena quindi ho salutato Levani per l'ultima volta e sono tornata a casa. 
E' una sensazione così assurda che non riesco a sentirmi triste, non riesco a realizzare che è l'ultima volta che vedo quelli che partono, anche se razionalmente lo so non riesco ad essere triste sul serio. Mi rendo conto sempre di più che non sono capace di dare addii, non riesco a mettermi nell'impostazione mentale che mi fa capire che è l'ultima volta, non me ne rendo conto. Credo che andrò in crisi solo alla mia partenza, non oso immaginare quanto piangerò...
Ora che mi è stata sbattuta in faccia la realtà del fatto che siamo a metà Maggio, l'anno sta finendo e stiamo iniziando a tornare a casa mi rendo conto che non sono pronta a partire. Non sono pronta e non lo sarò mai, al pensiero che i miei genitori saranno qui in meno di venti di giorni mi gira la testa, non ce la faccio. Più quel maledetto 15 giugno si avvicina e più il pensiero mi fa stare male.
E' una cosa che si può capire solo quando la si prova, un mix di emozioni che contrastano tra di loro e che al pensiero mi fanno venire voglia di andare a piangere in un angolino.
Da una parte ovviamente mi manca l'Italia. Mi manca la mia famiglia, i miei amici, Milano, la mia scuola, la libertà del potere andare dove vuoi con i mezzi, l'indipendenza, le uscite del sabato sera, il non sentire di avere tredici anni. Mi manca tutto da morire, ed oltre a questo sono felice alla prospettiva di tornare a casa e rivoluzionare le cose. Sono cambiata, sono cresciuta in questi otto mesi più di quanto l'abbia fatto negli ultimi anni e i problemi che avevo prima mi sembrano risolvibili con uno schiocco di dita.
Magari non è una cosa che puoi vedere nel modo in cui mi comporto perchè alla fine sono sempre io, ma sono cambiata e ho una visione completamente diversa del mondo e di me stessa. Sono più sicura di me, più rilassata, meno paranoica e ansiosa. Quando la vita ti mette in una situazione in cui te la devi cavare con le tue forze impari cosa siano problemi veri, quelli da risolvere con le tue mani, e tutto il resto sembra una passeggiata. Quando penso al mio futuro, adesso so che quello che voglio è possibile, posso essere forte e devo solo sforzarmi per ottenere quello che voglio.
L'autostima che non avevo mai avuto è aumentata, so quello che valgo e questo mi da sicurezza. Ho imparato a volermi bene. Anche per le cose più stupide come l'aspetto fisico: sono ancora in grado di elencare una ad una tutte le parti del mio corpo ed almeno un motivo per cui non mi piacciono, ma semplicemente non lo faccio, perchè sto imparando a guardarmi allo specchio ogni giorno e volermi bene lo stesso. Mentre mi pettino alla mattina invece di guardare i segni della stanchezza o concentrarmi su quello che non mi piace mi sorrido, e so che è tutto quello di cui ho bisogno.
Non l'approvazione degli altri, non una vita fantastica, la prima cosa mi serve è l'amore di me stessa e io semplicemente me lo prendo.
Quest'anno mi ha dato così tanto, e l'ha fatto perchè la mia esperienza non è stata perfetta. Per quanto ci tenga a raccontarvi i momenti positivi che voglio ricordare, ci sono ovviamente stati anche quelli deludenti in cui mi sono sentita sola e lontana da tutto. Ma come ho letto da qualche parte, non impari ad essere forte finchè essere forte è l'unica scelta che hai. E io l'ho fatto, come tutti noi.
Se fossi finita in un posto in cui nel giro di una settimana ero piena di amici non avrei avuto bisogno di darmi una mossa e diventare più socievole. Avrei avuto un'anno più divertente? Sì, probabile, ma non sarei cresciuta, e questo vale con tutto il resto. Se avessi avuto la famiglia perfetta non avrei rimpianto la mia. Se fossi finita nel paese che mi fa completamente innamorare, non mi sarei innamorata dell'Italia. Non sono mai stata più patriottica di così, amo il mio paese in un modo che mai mi sarei aspettata. Sono fiera e grata di essere italiana, di venire dal paese più bello del mondo, e non rinnegherei mai la mia origine per nulla.
Se non avessi avuto continui problemi, non avrei imparato a darmi una mossa, rimboccarmi le maniche e risolverli. Oppure non risolverli, ricevere le conseguenze e una lezione. Se non mi fossi mai sentita sola non avrei mai capito il valore della vera amicizia. E' vero quando ti dicono che partendo scopri chi siano i tuoi veri amici perdendo gli altri, ma è anche vero che ora sono più decisa che mai a recuperare delle amicizie che avevo più o meno lasciato andare.
Quest'anno mi ha fatto crescere, cambiare. Sono ancora la ragazza che si lamenta per qualunque cazzata? Sì, ma quando ho un problema davvero mi rimbocco le maniche e lo risolvo, o almeno ci provo senza arrendermi. Sono ancora quella delle battute stupide, dei calzini con le tartarughe ninja, che si comporta da idiota nella quasi totalità del suo tempo ed è sempre in grado di dire e fare la cosa sbagliata al momento sbagliato? Sì, sono sempre io, ma con un bagaglio di esperienze diverso che non avrei potuto avere in un periodo di tempo così breve in nessun'altro modo.
Come posso lasciare il paese che mi ha dato tutto questo? Questa non è stata l'esperienza perfetta, ma è per merito suo che sono diventata ciò che sono adesso. Sono grata di avere avuto questa possibilità, e posso dire senza ombra di dubbio che è stata la decisione migliore che potessi mai fare. Quest'anno ha cambiato tutto, e continuerà a cambiare tutto anche in Italia, ma vorrei solo che non lo facesse ora, che avessi ancora tempo.
Non fraintendetemi, non voglio restare nelle Tri-Cities. Diciamocelo, non ho avuto molta fortuna a capitare nel mezzo del nulla, e ho perso il conto delle persone che mi hanno detto che sono dispiaciuti che ci siano così tanti exchange students bloccati qui.
Restare non avrebbe senso, la metà di quelli che conosco non ci sarebbe più, che tornino a casa o vadano al college, e io mi sentirei fuori posto. Non so nemmeno se voglio vivere in America un giorno, chi lo sa?
Ma non posso sopportare di lasciare tutto, questa ormai è la mia casa, e so che metà del mio cuore rimarrà sempre qui, bloccato in quest'anno. Non voglio dire addio a nulla, nemmeno le cose più stupide che fanno parte della mia vita e alle mia abitudini.
Ormai questa è la mia vita e quello che sono. Potrò tornare in Italia, ma sarò sempre un'exchange student. Non dimenticherò mai, porterò questi dieci mesi per sempre con me.
Avrò dei rimpianti, come li ho adesso, e mi sembra che il tempo rimasto per tutto quello che voglia fare sia troppo poco, ma questo mi ha insegnato che il tempo passa prima che possiamo rendercene conto, e dobbiamo solo buttarci.
Non sono perfetta, non metto in pratica tutto quello che dico, ma ci sto lavorando e per la prima volta sento che la mia vita è davvero nelle mie mani, sono piena di progetti e sogni e so cosa voglio da me stessa e dalla mia vita più chiaramente di quanto non abbia mai fatto.
Un'altra cosa di cui mi rendo conto è che nessuno di quelli che non sono partiti potra` mai comprendermi fino in fondo. E' stato un capitolo fondamentale della mia vita, ma tutte le persone importanti per me l'hanno perso e non potranno mai davvero rendersene conto. Sono sicura che ci sarà chi pensera` che il mio è stato un anno di vacaza, chi cercherà di sfruttarmi per i compiti di inglese e chi al mio ritorno mi avra` dimenticata, ma per qualche motivo questa prospettiva non mi fa ne caldo ne freddo.
Mi piace pensare che le cose andranno per il meglio ora che sono cambiata, ma per certi versi penso che il cambiamento he ho fatto rimarra` qui. Non potro` piu` abbandonare questa mia nuova visione del mondo e di me stessa, ma ogni tanto penso che tornando all'ambiente di cui sono partita anche io prima o poi tornero` a regredire, e questo mi fa paura.
Sono cosi` tante emozioni contrastanti che potrei stare qui a scrivere per la prossima settimana e probabilmente non mi spiegherei lo stesso come vorrei, ma c'e` almeno una cosa che so e che non posso ignorare, e cioe` che io non sarò mai più a casa. Potro` tornare in Italia, ma una parte di me rimarra` sempre qui. Non nelle Tri-Cities, ma in questo anno. E` questo il prezzo da pagare, e ne vale assolutamente la pena.
Mi manca Milano, sì, ma a giorni alterni l'idea di tornarci mi da una sensazione di claustrofobia. Conosco persone da tutti gli angoli del mondo, conosco una nuova lingua e nuove mentalità, sono entrata in contatto con altre culture e questo mi da solo voglia di continuare a viaggiare, di vedere cosa ci sia più avanti. Voglio viaggiare, imparare lo spagnolo, mi pento degli anni delle medie in cui non ho nemmeno fatto finta di imparare il Francese e sento il bisogno di vedere di più, di partire e scoprire altro. Sono fortunata e ho sempre avuto la possibilità di viaggiare, ma se penso agli anni scorsi nei quali dicevo ai miei genitori che non avevo voglia di vedere una città ma solo di stare a fare il bagno in qualche piscina di un villaggio turistico senza mai mettere il naso fuori mi viene voglia di prendermi a schiaffi. Penso a tutte le occasione che ho sprecato, ma ora almeno so che posso apprezzare la mia fortuna. Voglio andare in Africa a fare volontariato, mangiare sushi in Giappone, partecipare al carnevale in Brasile, andare in Corea anche se non ho la più pallida idea di cosa trovarci, vedere gli Universal Studios di Los Angeles, camminare sulla muraglia cinese, mangiare vero cibo indiano, fare surf in Australia e andare in tutti quei posti che non avevo mai sentito il bisogno di conoscere. Voglio sapere ogni lingua, andare in capo al mondo solo per vedere cosa ci sia e non limitarmi a farmi passare la vita davanti nell'appartamento milanese in cui sono cresciuta. 

Potrei scrivere per altre sei ore ma questo post è decisamente diventato troppo lungo, con questo cambio di discorso improvviso vi saluto. Grazie per i commenti e grazie alle ragazze che mi hanno contattata su facebook :)
-23 giorni

2 commenti:

  1. In Agosto partirò per l'America e ci resterò per un anno; a volte mi chiedo se io non stia facendo una gran cazzata, ma dopo aver letto il tuo posto mi è venuta una voglia incredibile di partire!

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    Risposte
    1. Grazie, mi fa piacere averti incoraggiato :)
      In bocca al lupo per il tuo anno, ti auguro che sia indimenticabile!

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