venerdì 4 luglio 2014

Graduation e quasi l'ultima settimana

Avevo cercato di fare qualche post sugli ultimi giorni quando ero ancora in America, ma non ho letteralmente avuto un secondo di tempo. Ormai sono a Milano da qualche giorno ma prima di parlarvene voglio andare per ordine, vi lascio a questo post che avevo cominciato ma non ero riuscita a finire, sono in ritardissimo ma pazienza :)

Ciao gentaglia, come va?
Mi sono resa conto che inizio sempre i post come se fossero una lettera haha
Oggi sono contenta ma mi sento un po' giù perchè manca troppo poco tempo, quindi ho voglia di scrivere.
Vi avevo lasciato qualche giorno fa alla fine della scuola, il giorno prima che i miei arrivassero. Giovedì ho avuto la terza e ultima esercitazione per la graduation al toyota center, quindi anche se era il mio primo giorno di vacanza mi sono dovuta svegliare relativamente presto, per fortuna Yuriy mi ha dato un passaggio e non ho dovuto prendere il pulmino alle sei.
E' stata abbastanza noiosa, hanno fatto sfilare le prime file per farci capire come funzionasse poi il vice preside si è lanciato in una competizione tra gli studenti: eravamo divisi in due file con un corridoio in mezzo (mentre noi exchange students eravamo in una fila a parte sul lato destro) e lui con delle domande cercava di stabilire quale lato fosse il migliore. Ha chiesto a turno ai ragazzi dei due lati di alzarsi se erano stati più di una volta nel suo ufficio, se suonassero uno strumento, se fossero in una classe AP ecc. A un certo punto ha chiesto di alzarsi a chi conoscesse più di una lingua e tutta la nostra fila si è alzata, tutti sono scoppiati a ridere e ci hanno applaudito hahaha
Dopo la prova sono andata con Ashley a mangiare da subway, poi siamo passate a prendere un caffè da starbucks e ci siamo fatte un giretto al mall. Avevo ordinato un vestito per la graduation una vita fa e visto che non è mai arrivato volevo vedere se ne trovavo un altro carino, e da pacsun ne ho preso uno davvero bello che era stato scontato da 35 dollari a 6 <333333
Quando sono tornata a casa ho trovato il vestito sparito sul mio letto, ovviamente era arrivato proprio quel giorno, ma alla fine è valsa la pena prenderne un altro.
Verso le nove e mezza di sera doveva arrivare la mia famiglia, e giuro che le precedenti tre ore sono state le più lunghe della mia vita. Da quando sono arrivati a Seattle ho continuato a mandare messaggi vocali a mia mamma su whatsapp, e negli ultimi quaranta minuti ero mezza impazzita (qual'è il modo migliore per tradurre freaking out in italiano?)
Andavo avanti e indietro con Alinda per tutta la via fino alla fermata del bus, poi mi sono messa ad aspettare fuori dalla porta mentre la mia host family continuava a ridere e dirmi che sembravo drogata. Sono corsa in contro alla macchina sbagliata una volta ma poi finalmente sono arrivati e giuro che non ero mai stata così felice di vederli, anche se è stato un po' uno shock. Mio fratello era più alto del previsto, barbuto e non so come sia possibile ma ha cambiato voce di nuovo, mentre i miei genitori sono sempre gli stessi.


Papà <3


E' stato strano vederli cercare di comunicare con la mia host family. Quando andiamo all'estero mio padre è sempre quello che sa parlare inglese, e quel giorno per la prima volta mi sono resa conto che invece ha un accentaccio, anche se mia mamma è peggio haha
 
Il giorno dopo, venerdì, era il giorno della graduation. Al mattino abbiamo avuto avuto a scuola senior breakfast e senior assembly, in pratica ciambelle gratis e un'assemblea celebrativa per noi seniors <3
All'assemblea hanno riconosciuto seniors meritevoli, dai vari presidenti dei club (Ashley compresa) agli atleti, poi hanno chiamato anche gli exchange students. Ci hanno dato le nostre bandiere ed eravamo in fila davanti a tutta la scuola in mezzo alla palestra, poi ci chiamavano per nome e paese e dovevamo fare un passo avanti, tutti hanno strillato e applaudito in modo impressionante, non me lo aspettavo. Ero così emozionata che stavo tenendo la bandiera al contrario, che cretina hahaha
Era il modo della scuola di dare l'addio a tutti i seniors, e quando è finita i prof hanno creato un tunnel in mezzo alla quale siamo passati per poi uscire un'ultima volta.


Non fate caso alle teste in mezzo, quello è il tunnel con i prof che porta all'uscita


Nel tragitto ho abbracciato Mr. Murphy e Mr. McDonald, è stato un momento abbastanza toccante anche perchè di sottofondo c'era counting stars, la canzone della classe del 2014.
Usciti ci siamo diretti vicino ai campi da tennis, dove il muro che sta in mezzo al prato era stato dipinto di verde con un gigantesco "class of 2014" in giallo.





Dopo che tutti l'hanno firmato io e Ashley siamo tornate a casa.
Alle sette c'è stata la graduation. Siamo arrivate un po' prima, mi sono infilata cap&gown e ho avuto tempo per un po' di ansia.

 Io ed Ashley fuori dal Toyota Center
Exchangers prima della cerimonia. In ordine Lukas, Carla, Andre, Io, Aureliane e Stefanie, non sono sicura di dove fossero gli altri due. Non siamo riusciti ad ottenere nemmeno una foto tutti insieme haha


La cerimonia è stata infinita. E' partita con alcuni e studenti e professori che hanno fatto dei discorsi, e già da lì si poteva notare la differenza tra Italia e America. I prof hanno parlato di quanto fossero fieri della classe del 2014 e di quanto anche gli studenti gli abbiano insegnato tanto, i ragazzi ringraziavano i professori e parlavano del liceo come anni bellissimi di crescita, pieni di fierezza per la nostra scuola e impazienza per il futuro. Un ragazzo ha parlato di quanto sia difficile coordinare scuola, lavoro, amicizie ed attività extrascolastiche mentre faceva il giocoliere con tre palline.
Dopo i discorsi noi exchange students siamo stati chiamati sul palco e uno alla volta hanno detto il nostro nome e paese per poi darci un diploma onorario.

So che non si vede nulla, ma questi eravamo noi sul palco

E' stato un momento di un'emozione unica, con tutti che applaudevano per noi, non capivo più nulla. Dopo tutti i senior sono stati chiamati uno ad uno, ed è stato un processo davvero interminabile. Alla fine della cerimonia c'è stato il lancio dei cappelli e poi basta, la nostra esperienza nella scuola americana è finita per sempre. E' stato strano perchè sentivo che Ebba e Ali avrebbero dovuto essere lì con noi...



E' stata un'emozione grandissima, non cercherò nemmeno di descriverla. Come durante l'ultimo giorno di scuola si mischia l'emozione del ce l'ho fatta e il è finita per sempre. Tutti sorridono e ti abbracciano, ti fanno i complimenti e ti dicono che sono fieri di te. Finita la cerimonia siamo usciti e nel prato fuori c'era un migliaio di persone, con tutti che si abbracciavano, salutavano, piangevano e facevano foto. Ho trovato anche qualche junior come Schuyler ed Erin. Dopo tutti gli abbracci e i saluti siamo tornati a casa.
Non ricordo se la sera stessa o il giorno dopo, ma abbiamo avuto il senior party. Ci sono andata con Ashley poco prima di mezzanotte e lì ho incontrato Carla, Aureliane, Stefanie e qualche americano; dal modo in cui veniva pubblicizzato dall'inizio dell'anno e dal fatto che l'ingresso mi è costato trenta dollari mi aspettavo grandi cose, e invece no. Era nella palestra della scuola (ndr: edificio gigante con tre palestre dentro), il tema “night on the beach” o qualcosa del genere  e c'erano palme di cartone e decorazioni un po' ovunque. All’ingresso ricevevi una busta con qualche omaggio per cose in città che non userò mai e dei punti per iniziare a giocare nelle varie sale, infatti c'era un casinò, una sala del bingo e altre cose, più punti vincevi più possibilità avevi di vincere premi alle estrazioni della lotteria. C'era cibo gratis ma faceva un po' schifo e la serata era abbastanza noiosa, inoltre non ho vinto nulla se non delle caramelle disgustose che ho dato a mio fratello.
Verso le due di mattina nella palestra piccola è iniziato uno spettacolo di ipnosi diretto da un tizio che avevo visto al country fair. Parecchi volontari si sono fatti "ipnotizzare" da questo tizio che li ha fatti ballare e fare qualche cosa ridicola, ma era chiarissimo che stavano fingendo tutti, lo spettacolo è durato decisamente troppo ed è diventato particolarmente noioso verso la fine. Dopo l'ipnosi hanno consegnato altri premi come assegni da 2000 dollari, iPads, computers con touch screen e altre cose del cui ovviamente non ho vinto nulla.
La festa doveva finire alle tre del mattino, ma quando siamo usciti erano le quattro e c'era già luce, e Ashley doveva andare a lavorare la mattina dopo hahaha
Nei giorni seguenti non ricordo esattamente cosa abbia fatto, ma sono uscita con i miei un paio di volte per fargli vedere il fiume e le Tri-Cities (come se ci fosse qualcosa da vedere...) e con i miei amici, comunque ero sempre fuori e la cosa mi fa un sacco piacere.
Sabato c'è stato il graduation party di Cleveland ed Ashley a casa di Cleveland, ero invitata anche a qualche altro ma alla fine non ci sono andata. Paula mi ha fatto la sorpresa di festeggiare anche me, c'era un cartellone di mie foto di quest'anno e una torta con il mio nome :)


I denti blu sono per via di una granita al mirtillo #dontjudgeme


Domenica sono andata con Carla a prendermi un caffè da starbucks ma per via di un incidente era saltata la corrente in tutti i negozi della strada, quindi ci siamo ritrovate a camminare sotto il sole per tre ore cercando un posto in cui mangiare e fare un giro a caso da Target per stare in un posto con l'aria condizionata.
Lunedì era l'ultimo giorno di Timo, quindi siamo usciti tutti insieme per salutarlo. Ci siamo trovati da Maui's apple (un posto dove fanno frozen yoghurt) con lui, Carla, Chiara (l'altra italiana) e Charlotte (ragazza tedesca), e siamo stati raggiunti dopo da Andre, Larry, Liliana (amica di Chiara che avevo già visto qualche volta), Luka il georgiano inquietante e un ragazzo messicaneggiante che ogni tanto si siede con noi a pranzo e di cui mi sfugge il nome. Ci siamo presi un gelato, abbiamo cazzeggiato un po' e poi siamo andati a piedi al fiume. Nella passeggiata sono stata con Larry e Carla ridendo e parlando tutto il tempo. Ero già amica stretta di Carla, ma ultimamente stavo legando tantissimo con Larry e mi dispiace da morire che sia successo solo nell'ultima settimana, qualunque cosa faccio non riesco a non pensare al fatto che dovrò abbandonare tutti. Giuro che non so come farò senza di Carla, le voglio un bene infinito e mi mancherà da morire. Mi riesce difficile immaginarmi in una situazione in cui non posso chiamarla e darci appuntamento per prendere un caffè a caso, non so come farò senza la sua allegria e i suoi tentativi falliti di parlare italiano, e lo stesso vale per Stefanie. Mi spezza il cuore l'idea di lasciare indietro tutte queste amicizie che ho coltivato con così tanto tempo e fatica, e parlo anche di Marissa, Erin, Larry, Timo, Schuyler o Derrick, Ashley e Paula. E' un'idea insopportabile, non riesco a contenere la tristezza.
Comunque non parliamone adesso, sto cercando di restare positiva. Quella sera ho mangiato da Texas Roadhouse con le mie due famiglie, è stato divertente. Paula e mia mamma hanno iniziato a rendersi conto di quello che io so dalla prima settimana qui, ovvero che Derrick e mio fratello Ale sono la stessa persona, due gemelli separati alla nascita. Hanno lo stesso tipo di comportamento, umorismo e modo di infastidirmi, forse è per quello che mi sono sentita a mio agio con lui fin da subito. Magari non mi sono inserita nella mia famiglia ospitante a tal punto da sentirmi completamente parte di loro ma sul fatto che Derrick ormai sia mio fratello non c'è dubbio. Voglio a quell'idiota un bene infinito ed è una delle persone che mi mancherà di più, anche se più torno su questo argomento più non riesco a farmi venire in mente qualcosa che non mi mancherà. 
Me ne rendo sempre più conto in questi giorni e l'idea mi terrorizza, non so come sia possibile che Stefanie e Carla dicano di essere pronte per tornare, io non potrei mai esserlo nei prossimi mille anni. Eppure è così, la presenza dei miei genitori qui e la data di ritorno che si avvicina mi dicono di darmi una mossa e iniziare a preparare le valigie. Nello stesso modo in cui quando cadi o prendi una botta hai quel secondo in cui te ne rendi conto prima che parta il dolore, riesco già a sentire lo shock culturale e il 15 giugno che mi arriva addosso violentemente. E parte del dramma è il fatto che nessuno che non ci sia passato può capire. Gli exchange futuri che sono nell'impostazione mentale della partenza magari possono averne una vaga idea, ma non la famiglia o gli amici in Italia. E la prova è il fatto che non parlano di nient'altro, ormai appena prendo il telefono trovo messaggi pieni di "Quando torni?" "Tra poco ci vediamo <3" "Sono così felice che stai per tornare!"
Lo so che non capiscono cosa voglia dire, ma ognuno di quei messaggi è uno schiaffo in faccia. Lo so che sto tornando, non ho bisogno che me lo ricordate. Non dieci volte al giorno. Non ci voglio pensare, vi prego, vi prego, evitate. E' la cosa peggiore che possiate dire.
Comunque cerco di prenderla con filosofia, almeno in questi giorni sono piena di cose da fare e sono circondata da amici che mi vogliono bene e mi danno supporto :)
Mi rendo conto di essere fortunata, fortunatissima. Come mi dicono tutti dall'Italia, prima o poi doveva finire. E anche se mi arrabbio sempre quando lo leggo, è la verità. Quindi cerco di caricarmi di energia positiva e vivere questi ultimi giorni al massimo :)

Nessun commento:

Posta un commento

Per commentare senza essere iscritti spunta l'opzione Nome/URL e scrivi il tuo nome, oppure pubblica in anonimo.
Un qualunque tipo di commento mi fa sempre piacere :)