domenica 15 dicembre 2013

Thanksgiving

Sono strainritardo, ma visto che questa sera ho il Sadies e voglio dedicargli un post a parte è meglio se non accumulo cose arretrate da scrivere, quindi vi sbatto in faccia il ringraziamento e ciao ciao al proposito di scrivere di più.
Ormai parlo di cose avvenute due settimane fa quindi i dettagli si sono persi, ma pace. La settimana del ringraziamento per quanto mi ricordo è stata abbastanza tranquilla, poi il venerdì ho fatto la prima assenza dell'anno per andare a trovare i nonni in qualche posto sperduto vicino al Canada. Siamo partiti la mattina presto e dopo tre ore mi sono ritrovata in una casetta con un bel giardino, uno di quelli con l'erba. Quanto mi sono mancati gli alberi veri e l'erba (il mio concetto di alberi e vera erba sono quelli che crescono spontaneamente e non con tutte le schifezze fertilizzanti che devono usare nelle Tri-Cities). Comunque siamo andati a mangiare in una "pizzeria" chiamata Round Table Pizza (non andateci) e ho conosciuto zii e cugini, ovvero Rebecca di 19 anni e Justin di 16. Gli zii nemmeno ricordo come si chiamano, visto che non ci ho rivolto mezza parola tutto il weekend. Sono questi i momenti i cui essere per la propria famiglia un exchange di una lunga serie pesa: esattamente come a scuola nei primi giorno non essendo una novità nessuno era particolarmente interessato a me o ha cercato di parlarmi. Questo io non lo chiamo sentirmi in famiglia...
In ogni caso il giorno dopo per il ringraziamento vero e proprio siamo andati a casa degli zii, dove abbiamo guardato una partita di football per qualcosa come sei ore e abbiamo pranzato/cenato alle quattro. Dopo il tacchino al cranberry jelly e tutte queste cose buone siamo tornati davanti alla tv fino alle dieci quando io, Ashley e Rebecca siamo uscite per il Black Friday.
Per chi non lo sapesse il black friday è una giornata di saldi nel venerdì subito dopo il ringraziamento, i prezzi sono bassissimi ovunque e milioni di persone assaltano i negozi che restano aperti tutta la notte.
Ma ovviamente per via della legge di Murphy-Isabella doveva come sempre esserci qualcosa che va male, ovvero le due carte di credito che si sono smagnetizzate contemporaneamente, lasciandomi senza contanti e metodi di pagamento. Se avessi qualcuno da mandare a fanculo sarebbe un piacere, ma mi sa che mi tocca indirizzare le mie imprecazioni a ignoti. Siamo passate da American Eagle, dove ho trovato un paio di pantaloni bellissimi in supersconto ma che ovviamente non ho potuto prendere, poi Victoria Secret dove sono riuscita a comprare qualcosina solo con un prestito di Ashley, un negozio della quale nemmeno ricordo il nome nella quale mi sono seduta guardando da un'altra parte per evitare di soffrire, poi Macy's, Starbucks dove sono riuscita a pagare machecazzoperchè, una altro negozio dove non ha funzionato, Gap dove hanno potuto digitare il numero della carta quindi ho pagato anche se non funzionava e per ultimo credo da Walmart, dove ormai alle quattro del mattino siamo state inseguite da un ragazzo che voleva venderci una pizza e ho cercato di comprare dei boxer maschili con il grinch, ma niente da fare. Siamo tornate a casa alle cinque e mi sono tuffata a letto.
Vorrei dire che è stato divertente, ma più che altro ero innervosita all'estremo tutto il tempo, per quanto cercassi di prenderla con filosofia. Il giorno dopo siamo andate in macchina quasi fino in Canada in un centro commerciale più grande dove ho avuto lo stesso identico problema, il che mi ha portato a bestemmiare in aramaico tutto il tempo. E c'era il 50% su tutto il negozio da Abercombie e Hollister machecazzoaaaaaaarghhhh
Siamo tornati a casa dei nonni dove siamo rimasti una giornata, poi casa dolce casa, il deserto.

Conclusioni? Non dico che non sia stato bello, ma il punto delle feste in famiglia è il fattore famiglia e io non mi sono mai sentita più estranea come in quel weekend. E qui mi rimangio quello che dicevo sull'essere diventata più estroversa, nelle situazioni di disagio proprio non sono capace di essere socievole e credo che l'unica opinione che ho lasciato a Rebecca sia che l'exchange di quest'anno è noiosa e silenziosa. Non è stata una festa in famiglia, solo un seguito interminabile di ore davanti alla tv a guardare il football, la parata del ringraziamento, una gara canina e altre cose di cui avrei fatto volentieri a meno e giuro di non avere mai passato una giornata lunga come quella di giovedí, in salotto a fingere di guardare la tv per ore scandita dallo zio che come un metronomo tirava su con il naso. Non voglio essere tragica ma solo obbiettiva e di sicuro non sto cercando di parlare male della mia famiglia ospitante, però questi sono i fatti e mentre loro possono avere un exchange student ogni anno questo è stato il mio primo e probabilmente ultimo giorno del ringraziamento, un'esperienza bella fino a un certo punto.
Ora vi lascio perchè devo prepararmi, il per fare cosa spero di riuscire a comunicarvelo nei prossimo giorni. Perdonatemi se questo post fa un po' schifo ma volevo raccontare qualcosa sul ringraziamento, la prossima volta mi impegno di più. Ciao fantasmini belli, tanto amore per voi, bye!

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